sabato 20 febbraio 2016


Ho studiato le sue teorie sulla passionalità in semiotica, letto con interesse le sue profezie sui media. Sono rimasta affascinata dai suoi saggi, vagando a braccetto con le sue intuizioni mentre passeggiavamo insieme nei boschi narrativi. L'ho anche visto fare esercizi di stile nella traduzione, ma l'ho ignorato come romanziere, perdendomi invece nelle sue terre e nei luoghi leggendari. Se è vero che le nostre vite sono finite, le nostre idee non periscono mai. 
La vera immortalità è quella di chi ha vissuto tutte le storie che ha letto e scritto. 
Addio, Professor Eco.

lunedì 27 luglio 2015

Vi invito a dare un'occhiata al mio nuovo approfondimento sul rapporto tra romanzi contemporanei e ufficio per Dusty Pages in Wonderland.

"Superiori insopportabili, competizione inspiegabile, guerre intestine di reparto, fuochi e fiamme tra segretari, sfruttamento, corruzione, mobbing e molestie sessuali: il mondo del lavoro - per chi riesce a farne parte - è un vero e proprio inferno. Questo sentimento comune è terreno fertile per la scrittura contemporanea, sempre alla ricerca di una resa il più possibile realistica della storia e del confronto con temi scottanti che rappresentano il main frame della vita ai tempi della crisi."

mercoledì 22 luglio 2015

Online un video assaggio del saggio-spettacolo "Sin Fronteras" del 19 Giugno 2015, tenutosi al Teatro Ranchibile di Palermo, per la regia di Giulia Compagno (maestra e coreografa della Scuola Flamenco Libero di Palermo) con la partecipazione alla guitarra di Luca Fasoni e al cante della meravigliosa Margherita Avvento. Naturalmente, al baile,tutti gli allievi della scuola, me compresa!
Se volete maggiori informazioni sui corsi, potete visitare il sito http://flamencolibero.it/ o la pagina Facebook del gruppo.


domenica 19 luglio 2015

Miele
Ian McEwan
Einaudi (Numeri Primi)
pp. 368
€ 13,00
Come impiegata d'ufficio del più basso grado, dopo le debite trattenute il salario della prima settimana fu di quattordici sterline e trenta pence, nella nuova valuta decimale, che ancora non aveva perso la sua aria poco seria, stupida e fraudolenta. Pagavo quattro sterline alla settimana per la camera, più una sterlina per la luce. il viaggio costava poco più di una sterlina, e me ne lasciava otto per il vitto e tutto il resto. Riporto questi dettagli non per lamentarmi, ma nello spirito di Jane Austen, di cui a Cambridge avevo divorato i romanzi. Come si può comprendere la vita interiore di un personaggio, reale o fittizio che sia, se non si conosce lo stato delle sue finanze? Miss Frome, da poco trasferitasi in un modesto appartamento al numero settanta di St. Augustine's Road, Londra, North West One, aveva meno di mille sterline l'anno e un peso nel cuore.

Ian McEwan, Miele,pagg. 49-50

venerdì 17 luglio 2015

Nuovo strano post del venerdì. Dopo una bella serata flamenca alla Galleria - Salita Ramirez 2, Palermo, fatevi preparare dal barman un Mojito Frozen, ve lo consiglio -, oggi si ritorna alla solita routine che prevede sudate tremende causa la canicola umida che sembra essere il must di questi giorni. Si spera in una giornata di mare nel weekend per eliminare l'imbarazzante tintarella di luna (sebbene olive) che mi porto addosso, si cerca ispirazione per un regalo e si fanno i conti con una rinnovata voglia di leggere.
Ho appena concluso - complice un giorno passato a letto tra caldo e influenza non identificata - I love minishopping e il quinto volume della stagione 8 del comic Buffy the Vampire Slayer, ho cominciato Miele di McEwan, che alterno a Gli eroi imperfetti di Sgambati (messo da parte causa esami e lettura de I fiori blu di Queneau per l'incontro del club del libro della scorsa settimana). 
Nel frattempo, ho compilato una TBR richiestami dalla mia capoblogger per un'iniziativa molto carina che stiamo continuando a portare avanti sulla pagina facebook di Dusty Pages in Wonderland, dove raccogliamo le foto delle vostre liste di lettura per l'estate.
Inutile dire che sono indietro rispetto le aspettativa, ma vedrò di mettermi in pari e, soprattutto portare a termine questa TBR come una challange entro e non oltre la fine di agosto.
Come vedete all'unico libro già iniziato si aggiungono Moby Dick di Melville, Lo hobbit di Tolkien, The complete Maus di Spiegelman e due libri vincitori di prestigiosi premi: The narrow road to the Deep North di Flanagan, Man Book Prize 2014, e All the light we cannot see di Doerr, Premio Pulitzer 2015. 
La sfida si fa ardua, anche considerando che ogni libro consta in media di 500 pagine, ma ce la farò. Basta solo un po' di buona volontà!
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