venerdì 26 giugno 2015

Benvenuti a questa nuova rubrica.
Mentre procede bene la lettura de Gli eroi imperfetti, oggi scrivo un po' per rimandare l'inevitabile -in realtà sto scrivendo perché dopo il secondo caffè della giornata è giunto il tempo di mettermi  a studiare -, un po' per raccontarvi qualche stramberia. 
Vi chiederete cosa significhi il titolo qui su: per chi ha qualche dimestichezza con l'inglese, freaky è un aggettivo molto interessante, spesso tradotto come "curioso, insolito, assurdo, bislacco, strambo, eccentrico". La generazione degli anni '80-'90 ricorderà un film omonimo in italiano conosciuto come Quel pazzo venerdì, nel quale una lampadata (all'epoca forse poco fatta) Lindsay Lohan scambiava il suo corpo da liceale con quello della madre, Jamie Lee Curtis - trama inflazionata e ripresa da innumerevoli film americani, tra cui Viceversa, due vite scambiate (1988), un cult della mia infanzia.
Ecco, nell'ottica del pazzo venerdì, oggi vi parlo delle più bislacche giacenze che si trovano nella mia libreria, testi che ho acquistato senza nessun motivo valido, che mi hanno piacevolmente sconvolto o che, a distanza di tempo, non ho mai letto e non so cosa ci facciano tra i miei scaffali.

Uno dei testi ai quali non avrei dato assolutamente credito se mi fossi lasciata influenzare dal mio profondo pregiudizio nei confronti dello Young Adult è Il Segno del Destino (Grave Mercy, in originale) di Robin La Fevers. L'avevo adocchiato spulciando come mio solito le nuove uscite anglosassoni, dopodiché l'ho acquistato in versione originale e letto sia in italiano che in inglese - ne trovate la recensione su Dusty Pages in Wonderland.  Si tratta di un romanzo molto interessante che ben amalgama genere fantasy e storico nella formula della letteratura per adolescenti, capace di accattivare anche i più scettici - presente - e dimostrare che lo YA può essere anche di qualità.

Altro libro, fondamentale per la mia infanzia da lettrice e quasi sconosciuto, è Cuore di ciccia di Susanna Tamaro. Avevo più o meno dieci anni, ero ancora una lettrice acerba, ma avevo già letto Va' dove ti porta il cuore scovato in casa. Contrariamente alla narrativa tipica della scrittrice, si trattava di una storia per ragazzi nella quale il protagonista, un bimbo obeso con genitori separati, aveva come unico amico il suo frigorifero, l'unico capace di cogliere le sue frustrazioni e di riempire la sua solitudine. Mi colpì ( e riesce a farlo ancora) per l'attualità della tematica - era il 1992 quando venne pubblicato per la prima volta - e la delicatezza con cui questa veniva affrontata. Parlare di obesità, divorzio e conseguenze sui figli non doveva essere facile all'epoca, soprattutto alla luce del fatto che dopo 23 anni tali problemi non siano debellabili, né prevedibili, ma sicuramente più facili da affrontare grazie alle nuove riflessioni della psicologia.

Se per libreria intendiamo anche quella elettronica, allora lì, debitamente nascoste nei meandri del mio kindle, si trovano due serie davvero freaky, ma nel senso negativo del termine. Si tratta di quella che io amo definire come anti-letteratura, confezionata a tavolino per chi non è solito leggere, che impopolarmente mi trovo a dichiarare banale e noiosa. Sto parlando della trilogia Cinquanta Sfumature e della tetralogia Crossfire. Entrambe raccontano le avventure erotiche dei protagonisti, ma se nella prima sono noiose e condite da una pessima scrittura, nella seconda serie sono ridondanti , ma accompagnate da una scrittura quasi decente. In entrambi i casi, De Sade si sarebbe indignato. Il mio consiglio: se volete leggere qualcosa di veramente erotico, fiondatevi su La filosofia del boudoir, e poi possiamo provare insieme a definire cosa sia la letteratura erotica e la sua differenza con il romance spicciolo.

Alla prossima.


2 commenti:

Malitia ha detto...

A me è rimasta la curiosità sul libro della La Fevers, prima o poi me lo leggo :D

Unknown ha detto...

Ne vale la pena, fidati. Prima o poi devo leggere gli altri due volumi della trilogia, mi manca solo il terzo (uscito a novembre scorso). Peccato che in italiano sia stato tradotto solo il libro libro.

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